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lunedì 11 maggio 2009

ispirazione-intelletto-intenzione



L'ispirazione è l'invisibile forza motrice dell'intelletto umano.. ci può stare?
L'intelletto è prerogativa della mente ma da cosa e dove nasce l'ispirazione dell' Anima?
L'uomo arrivando sulla Luna ha raggiunto un grato di tecnologia "elevato" lo metto tra virgolette perchè riguardo alle infinite "potenziali" possibilità di raggiungimenti diventa un traguardo primordiale da Homo sapiens.

Cmq per l'attuale civiltà ha dimostrato un grado di tecnologia avanzata, sappiamo che per arrivare a qualsiasi traguardo scientifico dobbiamo avere dati e appropriate nozioni, che consentono di tracciare e gestire un percorso tecnico per raggiungere un risultato, teoria o legge che diventi,  ma la domanda che mi pongo è...
Il primo uomo che ha scoperto, verificando poi che 1+1 fa 2..da dove nasce questa operazione? o meglio l'intuizione di questo calcolo?
La citazione che molto rappresenta questa domanda si connette al binomio antagonista espresso da Pascal  da lui definito "lo spirito di geometria e lo spirito di finezza" 

Dunque la scienza della tecnologia è basata su un sistema di elaborazione di dati provati e verificati da cui poi se ne definisce una "legge" ma la domanda rimane..la fonte ispiratrice da cui scaturisce l'intuizione (Scienza della conoscenza) dove nasce? 
Più cerco una risposta più Anima sembra contenere il seme primordiale di ogni cosa.
Chopra Deepak per esempio nel suo libro "le coincidenze" colloca il concetto suddividendolo in tre fasi, 
Livello 1: il Regno fisico
Livello 2: il Regno quantico
Livello 3: il Regno non-locale o virtuale 
vale a dire:
3- L'anima ispira l'essere, attingendo al regno non-locale dove tutta la coscienza è energia e potenziale allo stato puro.  Lo chiama non-locale o virtuale proprio perchè non può essere confinato e delimitato a un luogo, non è dentro di noi o la fuori da qualche parte, semplicemente è.   "l'intelligenza spirituale-la forza organizzatrice che sta dietro tutte le cose"
2- la mente-inteletto, attraverso l'intuizione osserva e decodifica l'ipisrazione, in base a conoscenza, dati e tecnica.. "Osservazione" (nel regno quantico la teoria è che l'energia assume una determinata forma nel momento che viene osservata, regno dove potenzialmente tutte le possibilità esistono e assumono forma nell'intezione dell'osservatore)
1- il regno fisico è l'attuazione materiale dell'intenzione osservata. (esperienza materiale) "Osservato"

quindi:   ispirazione-intuizione-intenzione

Questo concetto dei tre Regni di Chopra Deepak mi fa pensare alle Sephirot dell'albero della Vita, vorrei azzardare un ipotesi che per un kabbalista risulterà sicuramente un idiozia o un intuizione, questo lo scoprirò più avanti. 
Si potrebbe azzardare questa connessione...
(Regno non-locale, virtuale) Kether-Corona:  l'universale-spirituale dove tutto è energia allo stato puro, la dove l'Anima ancora prima della consapevolezza attinge.

(Regno quantico) Binà-Intelligenza e Hochmà-Sapienza sono le due sephirot piu strettamnte collegate a Kether 
quindi Sapienza e Intelligenza  inviano l'ispirazione all'intelletto  Daat conoscenza-sapere
qui si trovano anche   Hesed, Ghevurà, Tifferet, Netzah, Hod, per arrivare all'atto di osservazione Yesod- fondamento
(Regno fisico)  Malkut-regno

Qualcuno puo pensare, "stai scoprendo l'acqua calda", forse il prendere consapevolezza di certe ovvietà e riuscire a vederne la connessione tra argomenti apparentemente molto distanti per forma ed espressione, è scoprire l'acqua calda o forse invece di acqua calda è solo un pasticcio, ma credo che nel percorso di un essere passano tante informazioni piu o meno sfacciate, piu o meno veritiere, teorie fondate o meno, la consapevolezza sta nel discernere e il crescere nel riuscire a imparare a rivalutare sempre il tutto.

11 commenti:

Marina Morelli ha detto...

Ciao Falco,
sono commossa dal tuo post e dal riferimento alle Sephirot: io è tanto che ci lavoro sopra...fanno parte delle indicazioni/segni/coincidenze/istruzioni che ho ricevuto in questi ultimi anni.
Ma, soprattutto, sono commossa di vedere come questo nostro scambio sul piano della condivisione ti abbia portato ad aprirti, ti abbia portato a dire quello che elabori: lo trovo miracoloso. Tu, così riservato e ritroso...
Grazie, grazie di esserti aperto, di avere detto quello che pensi a parole tue: che bello Falco.
So che sei qui da qualche parte a Roma, ecco, fra pochi minuti uscirò in terrazzo e ti lancerò un bacio affettuoso. Buonanotte...e sogni d'oro...
Marina Morelli

Marina Morelli ha detto...

...dimenticavo, sarà un caso ma:
http://lapenisolaincantata.blogspot.com/2009/05/sciogliersi.html

*Falco in Libertà* ha detto...

Marina le parole che dici mi arrivano al cuore!..acc...ora vado vedere il link che mi hai postato.
Ti auguro una lieta notte

*Falco in Libertà* ha detto...

Marina ho visto il link..coincidenza- sincronicità?..da qualche tempo me ne succedono parecchie ed è una sensazione molto piacevole accorgersene.

Marina Morelli ha detto...

Sì Falco, quando è cominciato nella mia vita io scrivevo questo:

"…e c’erano quei segni, quegli stimoli…le cose andavano di solito in questo modo: io ero lì, come sempre immersa fino al collo nei miei problemi quotidiani, eppure, ecco che come per miracolo, un susseguirsi di eventi non cercati, inaspettati ed imprevedibili avvenivano fuori e dentro di me, all’unisono. Indicazioni, conferme e risposte ai miei pensieri: un dialogo segreto che mi faceva sentire meno sola e dimenticata. E, fin’ora, ringraziando il cielo, non a comando e quando meno me lo aspetto, il dialogo è sempre continuato.
Quindi, fu il momento dei libri. Improvvisamente le mie letture divennero le risposte alla mia vita. Oltretutto, avevo saputo che molti artisti, per la maggior parte esseri fragili e meravigliosamente sensibili, al loro risveglio, aprono un libro ed affidandosi al caso cercano in esso un’indicazione per la giornata. Una mattina, all’esordio di questi fenomeni, il caso volle per me che un libro s’aprisse alla pagina 163 ed il mio occhio si posò su questa frase: “Oggi è un nuovo inizio per te”. - Chissà a cosa si riferisce? - Mi chiesi e, come al solito non contenta, presi un altro libro che si aprì stranamente alla pagina 263 e la frase sulla quale cadde la mia attenzione diceva: “Lete, fiume dell’oblio, le cui acque avevano il potere di fare dimenticare l’esistenza passata alle anime avviate alla nuova nascita”. - E’ una semplice coincidenza? - Mi domandai ed in molti l’avrebbero liquidata considerandola tale. Non io, però, che conoscevo i Miti e che sapevo come, da sempre, gli archetipi da loro ispirati avessero spinto tanti esseri umani a compiere quel Viaggio eroico alla ricerca di una verità che è difficile rintracciare se si resta fermi solo sul quotidiano.
Nella mia vita, oramai, sembrava non esserci più posto per le coincidenze che, invece, stavo imparando a considerare, sempre più, come segni. Stavo vivendo un’esperienza assai strana per un essere umano: mi pareva, infatti, di essermi collegata accidentalmente ad un gigantesco computer centrale delle idee… era come se avessi instaurato una sorta di dialogo cosmico, fuori dal tempo e dai luoghi così come normalmente li percepivo. I fatti, le parole, i pensieri, i libri, gli incontri, i luoghi, i sogni, le amicizie e tutte quelle coincidenze: tutto si manifestava con una sua logica che, tuttavia, sfuggiva al mio controllo ed alla mia completa comprensione. Questo ampliamento del mio mondo percepibile aveva operato un cambiamento sostanziale nelle mie giornate: ciò che mi circondava era divenuto improvvisamente meno banale, più ricco di significato ed anche un po’ magico…ed io, sentendomi parte di qualcosa di più grande, ne ero entusiasta.
Quindi, era arrivato quell’uomo o meglio il suo sguardo ed in esso mi pareva di smarrirmi in un’altra dimensione, nella quale erano custoditi ricordi che non riuscivo a visualizzare ma dei quali potevo percepire, con nostalgia, l’intensità dei sentimenti. E fu allora che provai uno struggente senso di mancanza…e compresi che, chiunque egli fosse, mi mancava nell’anima.
Sinceramente, tentai più d’una volta di ribellarmi a quella che spesso mi era apparsa come una sequela di stupidaggini alle quali avevo voluto dare, evidentemente, troppa importanza e, spesso, mi ero detta che a quelle stranezze del caso erano seguite, da parte mia, illusioni e fughe nella fantasia da una vita che era diventata oggettivamente insopportabile. Tuttavia, tutte le strade del buon senso da me scelte per sottrarmi ad un’assurda me stessa mi avevano riportato allo stesso punto di partenza: lo stesso volto, lo stesso sguardo, la stessa voce... tutto continuava a parlarmi di lui.
In alcuni momenti, arrivai addirittura a dubitare di me, del mio equilibrio mentale. Pensai di essermi pericolosamente spinta in una sorta di territorio di nessuno, posto ai confini tra la riflessione e la fantasia, dove una mente sconsiderata può definitivamente perdersi, sfidando quei limiti che ci vengono posti dal Divino, nel momento in cui il nostro spirito immortale s’incarna in un corpo umano, che dispone di cinque sensi, per affrontare tra gioie e dolori l’esperienza terrena.
Forse, stavo impazzendo! D’altronde tutti si chiedevano, da tempo, come fosse possibile il contrario, data la mia situazione familiare."

C'è una bella testimonianza di Massimiliano al riguardo su blog di La Porta.

Un abbraccio: di che segno zodiacale sei?

*Falco in Libertà* ha detto...

Marina riguardo al post che mi hai linkato, sul "Sciogliersi" credo, che godere anche dei piccoli piaceri offra benEssere all'anima e al corpo e riuscire a interagirli come la frase che cita "...studiare, bere vino, sentire gli odori dei cibi e poi sognare e poi bere e poi leggere e poi dormire e poi la Musica. " ..e poi immaginare e poi il tutto "sentito" sono sensazioni impagabili.

Per quanto riguarda questo tuo ultimo post "un pezzo di vissuto" che trovo meraviglioso, voglio rileggerlo con calma e rifletterci poi ti rispondo
ciao cara mia...sono un gemelli

Marina Morelli ha detto...

Falco,
per i neoplatonici del Rinascimento sciogliersi è di più. Un bacio Gemelli. Nei Tarocchi il segno dei Gemelli è il Sole, oppure il Carro: mica male come simbolismi...lascaiti andare alle immagini che ti suggeriscono...senza stare a cavillare troppo però! Immaginarium...

*Falco in Libertà* ha detto...

le immagini si rapportano anche al simbolismo e io al mio attivo ancora ho pochi riferimenti, infatti non mi sento un neoplatonico e se forse lo sono devo ancora comprenderlo..non provengo da studi filosofici ne
tanto meno da una famiglia di studiosi, magari tra qualche tempo afferrerò al volo il senso.
Tornando al immagini-azione... Il Sole e il Carro?..cosa potrei sperare di meglio!?..con un Carro arrivi ovunque e volendo non da solo, esso può ospitare te stesso e l'insieme persone-cose più care ..insomma il Carro può
rappresentare ciò che si è..e dentro ci sta tutto! Il Sole credo sia superfluo anche descriverlo..è sinonimo di Luce, calore, benessere, insomma una giornata ben illuminata è più facile da recepire. e qui mi sono ispirato al terreno, ma credo che rapportato a livello piu elevato sia come specchiarsi...quando ti vedi bene l'immagine fluisce e ha la
potenza di andare oltre, perchè proviene da oltre.
Ok ora mi chiederai la mia postPay per il compenso astrologico.. ehehehe

Marina Morelli ha detto...

FALCO,
volevo dirti che l'astrologia per Marsilio Ficino serve proprio a questo ad attivare con i suoi simbolismi l'immaginazione...quella che viaggia fuori dal piano del conosciuto.
Niente compenso: questi doni non possono essere oggetto di mercificazione...a meno che non ci si trovi in uno stato di bisogno estremo.
Baci. Dove abiti?
Io a Roma Nord.

*Falco in Libertà* ha detto...

Marina più rileggo i tuoi post più mi rendo conto di come esprimendoti riesci a chiarirmi concetti-sensazioni-situazioni anche da me provate e questo mi ha spinto a descrivere, seppur in modo conciso e meno articolato, qualcosa di me. Faccio una grande fatica, ma appena pronto pubblico il post..intanto dico che da te e dal Professore sto imparando a condividere qualcosa che non sono mai stato abituato a fare -il confidarmi- ....Non per paura di giudizio..conosco la stima e anche se ci ho messo un po ad accorgermi ..ne ho di me stesso..è che non sono abituato a confidarmi perché non me lo hanno mai insegnato e questo mi procura un senso di disagio pensando di destare noia. Ho letto che ti assentarai..ti auguro di trovarne quello che cerchi e poterne gioire...col cuore Falco.
P.S. mi state dando un mare di informazioni preziose..Grazie

Marina Morelli ha detto...

FALCO, che piacere ritrovarti. Sai mi ero posta il problema di essere stata troppo invadente con le mie domande, ma prendimi per come sono...
Confidarsi...sai Falco, non so se confidarsi in genere giovi, credo, solo con persone sensibili e senza interesse...
Però, sappi che le tue parole mi giungono particolarmente gradite in un momento in cui mi sento tanto vulnerabile: perché sai Falco, il fatto di essere aperti (dote che tu apprezzi in me), include anche l'essere esposti alle delusioni profonde. La gente non è buona, in generale, e quindi, tutto sommato, essere riservati come te non è una cattiva cosa...
Grazie. Mi ha fatto tanto tanto piacere.
MarinAriannaChiara