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lunedì 18 ottobre 2010

Questo culto dei morti che abbiamo noi non mi piace per niente, enfatizza la tristezza, la scomparsa.. è già molto il peso della privazione fisica..gestuale, visiva, olfattiva. Insomma noi umani ci siamo stabiliti delle strane tradizioni che percuotono l'animo più del dovuto e molte di quelle occidentali mi viene da definire masochiste.

8 commenti:

Marina Morelli ha detto...

Sei turbato amico mio? Cosa incupisce il tuo cuore?

sonoqui ha detto...

Pura illusione, voler legare per
sempre, attraverso memoria visiva (
tombe, cappelle, monumenti, e altro),essenze che non hanno più
vita.
La vera memoria è nel nostro pensiero che arriva ai confini e oltre del bene, verso i nostri cari che non ci fanno più compagnia.

Con affetto
Gina

*Falco in Libertà* ha detto...

Mi turba il dubbio che dopo tanta fatica nel ricercare e riconoscere un sentimento profondo(di qualsiasi natura esso sia) o affinità di anime o chiamiamolo come ci pare..tutto possa poi scomparire, per risolversi solo nel ricordo di un breve attimo d'amore.

*Falco in Libertà* ha detto...

ciao Gina..in effetti credo che i confini siano molto più ampi di quello che ci siamo stabiliti

Anonimo ha detto...

Ciao Carissimo Falco,
Ravvivare la memoria di vecchi tristi ricordi, ci proietta con i nostri immensi amori... Certo è IMMENSA TRISTEZZA, ma soprattutto tristezza indotta da un sistema coercitivo e schiavizzante che in ogni continuo tempo ha messo tanti veli psicologici nella mente e nel cuore della gente...

Se si parlasse invece con quella giusta vera sincera coscienza/conoscenza di sicuro l'essere capirebbe che la MORTE NON ESISTE, LA VERA MORTE DEL'ANIMA E' QUANDO RIDISCENDE PRIGIONIERA IN QUESTO MONDO DELLE PROVE, DELLE APPARENZA, MA ANCHE DEL CAPIRE...

L’essere è immortale e non solo è anche MULTIDIMENSIONALE sia verticalmente che orizzontalmente in quella simbolica croce ansata.

Se solo venisse spiegato che per arrivare a quell'equilibrio interiore, a quella strana impensabile coincidenza degli opposti fra spirito e materia, bisogna prima conoscere tutte le duali forze opposte, sperimentandole per capirle. Per capire cosa voglia dire veramente una bella giornata da una brutta giornata, il bene od il male, la luce o la tenebra, l’aspetto maschile e l’aspetto femminile di ogni duale manifestazione, forze opposte e complementari della stessa medaglia/sostanza. Solo passando da quell’esperienza pratica si può capire i tantissimi aspetti della vita che innalzano la coscienza/conoscenza ad una maggiore visione. Visione che di sicuro richiede tanto tempo non quantizzabile in una sola vita, in una sola esistenza, ma in tantissime. D’altronde per sperimentare e capire la vera natura sia maschile come anche quella femminile, o se si vuole anche quella neutra con tutte le sue sfumature, non basta una sola vita.

Questa è la legge dell’amore che compensa/ equilibra nel tempo ogni causa/effetto che passa per ogni semina/raccolta.

Anonimo ha detto...

Ecco perché in ogni aspetto iniziale di creativa Genesi Cosmica Polare (duale), dai primi stadi di barlume di coscienza/intelligenza che lotta o si adatta sull’ambiente per la sopravvivenza entra in gioco l'individualizzazione dell’essere, l'aspetto egoico che prima o poi conduce l’essere ai successivi stati evolutivi, a quel sentito/percepito desiderio di crescita spirituale che passa per la ricerca e la contemplazione di quella celata divina esserica natura, di quella invisibile parte nascosta che ci sovrasta su piani di consapevolezza differenti e sempre più elevati.

Tutto passa per quella ciclica settenaria trina divina natura che agisce nei quattro regni evolutivi inferiori (minerale, vegetale, animale, umano) ai 3 regni superiori(super umano, degli dei, spirituale) attraverso gli atomi primordiali permanenti dei suoi differenti elementi di base. (terra, fuoco, acqua, aria, etere). Questo processo creativo/trasformativo/contemplativo che passa per gli stati intermedi fra nascita morte e rinascita attraverso le diversificate iterazione/fusioni di EROS e PSICHE può essere paragonato al breve respiro di ogni infinitesima microcosmica particella di coscienza, al respiro di un bimbo, come al lungo respiro di tutto il creato. E’ Il ROTORE BIPOLARE (la stella di Davide) che nel quaternario genera, mantiene e trasforma (biologicamente e spiritualmente) attraverso la raffinazione dei suoi cinque elementi di base per evolversi e per trasformarsi continuamente attraverso l’induttanza dei DODICI DIVINI RAGGI (Arcangeli) che scaturiscono da quella UNA E TRINA DIVINA COSCIENZA COSMICA (DIO) che da qui percepiamo come divina intelligenza, divino amore e divino pensiero creatore, il santo affermare, il santo negare ed il santo conciliare, il positivo, il negativo e la parte neutra, il padre/madre, il figlio e lo spirito santo…


Se nell’immaginario tracciamo UN PUNTO su un piano e da questo una croce e su questa tracciamo le diagonali dei 4 punti cardinali otteniamo un doppio tripolare triangolo (quadrato rovesciato), se poi segmentiamo sia verticalmente (l’aspetto spirituale) che orizzontalmente (l’aspetto materiale) con distanze ugnali o diseguali, da questo simbolo notiamo delle aree concentriche che intersecandosi ne includono altre più piccole nel loro insieme. Sempre nell’immaginario, se facciamo ruotare questo quadrato rovesciato di 360 gradi otteniamo un cerchio. Il cerchio rappresenta sia la discesa che l’ascesa che passa per 7 punti di coscienza, 7 razze madri, 7 stati evolutivi, 7 periodi ognuno di 7 sotto periodi che si alternano su un rotativo piano processionale. Tutto ruota su un punto centrale di coscienza, il punto zero, punto di gravità permanente, trattore di tutte quelle necessarie forze evolutive che dal basso come forze egoiche arrivano alla piano orizzontale (all’essere umano immerso nella materia) mentre dall’alto sono quelle forze spirituali che ridiscendono sulla verticale superiore (intuizioni/ispirazione/idee ecc). Tutto questo per dire che i segmenti orizzontali rappresentano la deframmentazione LINEARE (più personalità in manifestazione della stessa entità) del sé materiale, che subisce l’influenza degli aspetti egoici inferiori in evoluzione (il sé inferiore) mentre sulla verticale superiore c’è l’aspetto quantico del Se’ superiore, l’aspetto divino che attraverso la deframmentazione INTERDIMENSIONALE dell’essere spirituale, dell’essere multidimensionale opera su cerchi concentrici e piani di consapevolezza sempre più grandi, come opera anche su tutti i sui sotto insiemi che contiene. Questa nella sentesi è la natura divina che si esprime in ogni microcosmo come anche in ogni macrocosmo aspetto duale, attraverso differenti piani vibrazionali che passano per ogni semitono di ogni ottava sempre più elevata. Questa è la vita che con innumerevoli attributi e sfumature va in manifestazione per informare nuova vita sempre più evoluta e più vicina a DIO fino alla finale consapevole FUSIONE / INDIVIDUALIZZATA con tutti i suoi sotto insiemi..

*Falco in Libertà* ha detto...

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un abbraccio a te Raffaele

Marina Morelli ha detto...

...ma n'do' c.....aspiterina stai e vai? E hi sei?! Barack!?